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Iniziamo a raccontare la “nostra” Puglia con una serie di interviste a personaggi particolari e significativi di questa regione: artisti, artigiani e imprenditori stanno lasciando un segno su questa terra.
La prima intervista con cui inauguriamo il nostro sito è ad Anna Cirignola.
Anna Cirignola si definisce una “libera ricercatrice”, e non c’è definizione più bella per descriverla, Anna infatti è una donna sempre alla ricerca, nell’arte, nella spiritualità, nella vita. Tra le tante cose che fa ce n’è una molto speciale: La Casa dei Maestri, un luogo privilegiato per chi ama il silenzio, la natura e sente il bisogno di conoscersi e di conoscerci.
justpugliafactory: Ci racconti la sua storia
Anna: La mia storia racconta di una donna che vive nel sud e cerca di riscattarsi (come figlia, come donna, come madre, come moglie) da un contesto sociale acerbo e ignorante dove alle donne non spetta il diritto della parola... È la storia di una donna che vince grazie all'amore per la vita, la libertà, la bellezza. Ci vorrebbe una penna narrante per descrivere le frustrazioni, le amarezze, che si subiscono per liberarsi dalle ataviche mentalità del sud e dove nascere femmina era solo un peso, "un cambiale scaduto", come diceva mio padre. Allora sottraggo la mia storia dal peggio e la racconto da quando i miei occhi si aprono per vedere che la
vita non è poi quel pugno di terra che ti tiene prigioniera, non è la "comare" che, complice tua madre, ti vuole sposare a diciassette anni... No! La vita è anche qualcosa che ti puoi immaginare, dove lo spazio si dilata e le presenze della tua vita divengono realtà scisse da te.
Amavo leggere, in una famiglia dove i miei genitori non sapevano né leggere né scrivere, né volevano mandarmi a scuola... ero femmina e mi dovevo maritare quanto prima.
E io scrivevo, lasciavo i miei pensieri sulla carta, la penna era l'antenna verso il cielo, la mia consolazione, scrivevo tutto ciò che osservavo e poi mi rileggevo, erano i miei libri, visto che non ne possedevo uno. Ogni tanto li rileggo ancora oggi...
justpugliafactory: Che cos’è la Casa degli Artisti?
Anna: Sono stata sempre attirata dalla conoscenza e dall'arte, pare che fosse nel mio segno zodiacale. Così appena mi fu possibile la mia casa divenne il luogo dove gli artisti si fermavano, si confrontavano. Il loro linguaggio mi affascinava, ne sentivo il valore sociale e umano, intanto la mia vita continuava tra conflitti e dissapori, i figli intoppavano il mio cammino, sola e senza il consenso di nessuno, mi sentivo una guerriera, volevo difendere le mie conquiste. Nell'arte e nella creatività era il centro della mia vita. Naturalmente il mio sguardo era arte oltre il confine, non solo del sud ma anche dell Italia, fare incontrare
realtà e culture diverse mi affascinava. Così la mia prima mostra nel lontano 1988 ebbe un titolo
incomprensibile "Il Sesto Senso della Natura"...invitai a confrontarsi su questo tema gli artisti del movimento Fluxus, Cibulca, Hendricks, Coco Gordon, Takako Saito, Philip Corner che, mentre preparavano le performance, erano ospiti nella mia casa.
L arte ha sempre anticipato i tempi, infatti cosi io scrivo sul catalogo: "L'arte è un esempio di come l'uomo non può creare nulla che già non abbia dentro di sé; che non l'abbia toccato nelle parti più profonde ed è un esempio di come il rispetto per la natura nasca dalla intima percezione che si ha stando stesi nel prato,
ascoltando il fruscio del vento, guardando attraverso gli occhi socchiusi iridescenza dei colori. Come l'arte, la natura è visione che l'uomo di oggi può lasciare come eredità all'uomo di domani". Compresi che attraverso l'arte passava qualche altra cosa, un anelito sottile che tocca l'anima: così qualche anno dopo l'incontro con Beuys fu decisivo, "l'arte è un gradino verso la spiritualità" ripeteva spesso.
La casa degli artisti cominciava ad avere un altro senso per me, intimo, nascosto, che mi avrebbe portata a far sì che la casa degli artisti si trasformasse presto in "Casa dei Maestri"
justpugliafactory: Qual è il rapporto degli artisti pugliesi con il loro territorio?
Anna: Il rapporto degli artisti pugliesi con il territorio? Bella domanda...è un rapporto contraddittorio, viscerale, materno, ma mai conflittuale. C'è l'artista che tradisce nel senso che va oltre la tradizione, le regole e sente il bisogno di allontanarsi o di fuggire come è stato per Luigi Presicce, per citarne uno per tutti. C'è invece chi sente fortemente il richiamo della terra come fonte di creatività e qui vive, cerca e trova la sua vena artistica.
justpugliafactory: In che modo si differenzia la creatività pugliese rispetto a quella di artisti di altre partie?
Anna: La differenza è energetica naturalmente, c'è più determinazione, c'è più forza, più materia, più gestualità nell’artista del sud rispetto agli artisti di altre parti d'Italia o del mondo.
justpugliafactory: In che cosa consiste l’anima degli artisti salentini?
Anna: L'anima degli artisti salentini e silente, si nasconde nelle pieghe delle sue pietre e si libera quando c'è luce. Il simbolo dell'artista salentino è Fernando Schiavano, che si muove nel territorio con la mente creativa di chi sta viaggiando nel mondo, e trova creatività ovunque, entrando nelle case degli emigranti, o nelle campagne dei vecchi contadini, è un narratore del territorio attraverso la creatività. Non ha mai sentito il bisogno di essere riconosciuto o essere visibile. L'arte per l'arte, come diceva il mio buon amico Luciano Pistoi, fatidica frase da cui ebbe vita la famosa galleria Continua.
justpugliafactory: Quanto è importante per un’artista il rapporto con la propria terra?
Anna: Il rapporto con la propria terra e importante per tutti ma per l'artista o per chi vive creativamente è un luogo da portarsi dentro, da spostarsi con se e da cui attingere continuamente linfa vitale. Come è per una pianta, non potrà mai crescere senza avere le sue radici nella terra.
È l'interesse per la vita in genere, per la bellezza, per la conoscenza, che ti porta spontaneamente verso ciò
che è vivo dentro di te e per me l'arte è stata l'energia pura che poi mi ha condotta alla sorgente.
justpugliafactory: Ci racconti il suo progetto di “Ospitalità e Cultura".
Anna: Il progetto "Ospitalità & Cultura" nasce dal bisogno di creare un approccio più specifico con il territorio. Mi spiego... la Puglia non può essere omologata come i B&B di tutto il mondo dove il turista sfrutta le risorse naturali senza avere una conoscenza delle persone che lo abitano e che lo hanno conservato con amore fino a quel momento... Va bene tutto nella vita, ma non a scapito di chi vorrebbe un altro modo di vivere.
Bisogna sforzarsi di trovare modi nuovi di presentare il proprio territorio, attirando un turismo culturale che è più interessato all’essere umano... un ospitalità che nasce dal basso, dove il pescatore può accogliere le persone che sono interessate a mangiare pesce o imparare la pesca, e la Puglia ha una ricchezza umana unica.
justpugliafactory: Tu parli spesso di “follia gentile” della Puglia, in cosa consiste?
Anna: La follia gentile è la creatività portata ai suoi estremi e questo accade in tutte le professioni, se vogliamo, ed anche nelle migliori famiglie. La Puglia è una terra d'approdo, il seme della nostra anima è cosmico, come per tutti, ma per noi e come incastrato in ogni razza, perché c'è una generosità, una apertura ed una bellezza d'animo che ci distingue e che affascina chi arriva da fuori rimanendo stregato...
ma loro non sanno che pur vivendo in Puglia non si diviene mai pugliesi.
A volte dispiace vedere questo flusso di gente che arriva da tutto il mondo, si insedia nelle masserie, e non crea nessuno scambio... a questo mi ribello perché amo la mia terra e mi sento salentina DOC, anche se appartengo al mondo.
justpugliafactory: Quanto è importante il rapporto umano nel approccio con ;arte?
Anna: L;arte si occupa di bellezza e di chi apprezza questo sentimento che ti avvicina a Dio... da questo punto di vista l'arte non è per tutti, pur tuttavia, ognuno ha la possibilità di accedervi e scoprire qualcosa di se.
Ecco questa scoperta ti avvicina agli altri, ti apre la mente e ti rende più umano.
justpugliafactory: È importante per un artista occuparsi del sociale?
Anna: Sì, è importante se non se lo pone come obiettivo ma scaturisce dall’innata sensibilità di donarsi agli altri attraverso la sua creatività.
justpugliafactory: Parlami del progetto Km0 Segni D’Arte a Sud.
Anna: Il progetto Km0 Segni d’Arte a Sud segna una svolta nella mia avventura artistica perché nel 2019 si diede vita all'associazione Nextab, laboratorio di arte e architettura per appunto interagire con il territorio in modo più ampio. Eravamo in un vecchio tabacchificio di 800mq che ci consentiva di fare un Archivio, dare vita a laboratori, come è stato per il workshop "Tracce di Tabacco”, dove abbiamo riunito le tabacchine a parlare dell'esperienza che avevano vissuto in quel luogo...fu molto emozionante vedere arrivare le nonne che mostravano alle nipotine dove erano sedute quando lavoravano il tabacco.
A questo evento fece seguito la mostra Km0 con 13 artisti, alcuni anni prima erano partiti avendo successo altrove, altri invece erano rimasti in Puglia ma sempre altrettanto bravi. Farli incontrare mi sembrava uno stimolo e una festa, tutti erano presenti: vino, orecchiette e musica accolsero 2000 persone.
Ma la sfida più importante arriva con la Residenza artistica "Umana Natura" curata da me e Adriana Polveroni, con il maestro Nagasawa che seguiva il workshop. Per molti sembrava una sfida impossibile. Cannole (un piccolo paese nell’entroterra salentino) e la masseria Torcito (luogo magico e incontaminato) erano il palcoscenico di questa avventura.
Per tre mesi ho studiato il territorio, volevo che ogni famiglia ospitasse un artista, in cambio avrebbe realizzato un ;opera. Con molta fatica, ci sono riuscita...
Anna Cirignola
Chi fosse interessato a saperne di più e a iniziare un percorso di autoconsapevolezza e di crescita personale può contattarla personalmente.
Anna Cirignola: Via Immacolata 10 Monteroni di Lecce.Situata nel cuore del Salento a 3 km da Lecce, a
15km dal mare Adriatico e 10 km dalla baia di San Isidoro.
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